Museo/Monumento

Villa - Castello Lucheschi

Descrizione
In luogo del complesso residenziale dei Conti Lucheschi a Colle Umberto, si trovavano in origine le dipendenze agricole (stalle, fienili, ecc.) del convento benedettino, che stava sulla sommità del colle. Questi depositi agricoli vennero sistemati lungo ed al termine della originaria strada di Colle che conduce al centro del Paese, detta "malvolta" per le numerose insenature che si snodano lungo il suo sviluppo centrale risalente i colli. Pertanto essa in altri tempi passava dove ora c'è la pineta, quindi in mezzo all'attuale castello e poi risaliva l'erta verso l'abbazia. Del primitivo complesso rurale monastico rimane ancora una torre, un tempo campanile di una chiesa locale interna, poi adottata a torrione tra la fine dell'800 ed i primi anni del '900 (1911). Altri locali agricoli del vecchio deposito monastico vennero trasformati in serre agli inizi di questo secolo. A fianco di questo torrione prospiciente la strada "malvolta", venne costruita nel '700 la sontuosa villa padronale, ricordata e celebrata nei tempi passati per la raffinatezza dell'architettura e le decorazioni a stucco con dorature che ornavano stanze e sale e che incorniciavano specchiere e splendidi dipinti opera del Piazzetta (1682-1754), famoso pittore veneziano. Successivamente, verso la metà dell'800, a ridosso di questa torre, vennero costruite le prime scuderie, altre cantine, granai e l'ammasso dei bozzoli sunai e l'ammasso dei bozzoli su probabili preesistenti fabbricati rurali dell'abbazia, che sono stati disposti di fronte all'attuale ingresso del palazzo-castello. Nella stessa epoca fu incorporata all'altra estremità della villa, una poderosa torre merlata, composta du diversi piani adibiti a ghiacciaia per la conservazione a ciclo delle uova del baco da seta. Ampliandosi ancor più il corpo di fabbrica del castello, sempre in questi anni (1840) fu deviato il tratto finale della vecchia strada "malvolta", facendola aggirare intorno a mezza costa della collina, reclutando un gran numero di disoccupati, frequenti a quei tempi. Sede del comando austro - ungarico, durante la prima guerra mondiale fu incendiata per rappresaglia alla fine del conflitto, rovinando gran parte delle opere artistiche, in essa contenute. La Villa - Castello Lucheschi fu restaurata e resa funzionale ma durante la seconda guerra mondiale a partire dal 1943 divenne sede di un comando delle SS e della X° M.A.S. a seguito delle trattative avute tra i conti Lucheschi e ti Lucheschi e la moglie del principe Valerio Borghese. Il parco servì da ospedale da campo e i sotterranei del castello da prigioni per i tribunali militari. Nell'aprile '45 fu adibita a comando partigiano dal quale partì l'ordine di fermare la colonna blindata dell'armata tedesca sul Menarè. Fu infine rasa al suolo dai bombardamenti dell'aprile del 1945 e fu presa di mira da un intenso mitragliamento. I ricordi rimasti, del trascorso splendore della Villa - Castello dei Conti Lucheschi di Colle Umberto, sono ancora ravvisabili in alcuni stemmi gentilizi sull'esterno del palazzo principale.

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