Museo/Monumento

Villa Fabris (Casa del Tiziano)

Descrizione
La villa si trova inserita tra le colline ai lembi meridionali del territorio comunale di Colle Umberto, in località Col de Manza, antico feudo dei nobili Sanfiori di Serravalle. La villa fu costruita intorno al 1545, all'epoca in cui vennero ordinate a Tiziano Vecellio le tre pale per la Chiesa di Castello Roganzuolo, in una delle quali, nelle vesti della Madonna è raffigurata la figlia Lavinia. In cambio dei dipinti l'artista chiese e ottenne alcuni appezzamenti di terreno e la costruzione di una casa. Tale compenso costò ai popolani di Castello Roganzuolo notevoli sacrifici, tutti descritti notevoli sacrifici, tutti descritti nei registri di quella chiesa. La figlia Lavinia sposò il Conte Sarcinelli di Serravalle, la cui discendenza si estinse verso la fine del '600 quando una Sarcinelli sposò una nobile Fabris di Belluno. Da quell'epoca la villa è di proprietà dei nobili Fabris, gente di vecchie tradizioni forensi. La villa in un primo tempo era più bassa; poi nell'800 fu sopraelevata di un piano, conservandone le caratteristiche architettoniche e completandosi con adiacenze agricole. Fu integralmente restaurata negli anni '20, subito dopo la prima guerra mondiale, dall'impresario Andrea Corocher, a causa dei danni subiti dagli austroungarici, avendovi tenuto un comando operativo. Attualmente la villa appare come una caratteristica residenza veneta di campagna, tipica nella sua struttura, dalla successione spaziale di macropiani e dalla proporzionalità della forma di porte e finestre. Risparmiata da rifacimenti e manomissioni è l'attigua cappella poligonale, come l'ha voluta il Vecellio, in cui fino a non molto tempo fa era conservato qualche ricordo era conservato qualche ricordo dell'artista cadorino.

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